venerdì 25 gennaio 2008

Wi-Max

Perché è così importante il Wi-Max, la tecnologia sulla quale il governo ha raggiunto da poco un’intesa?
Perché consentirà di colmare il “digitale divide”, il ritardo digitale, di quelle aree del Paese ancora non raggiunte dall’Internet a banda larga.

COME FUNZIONA?
Arriva nelle abitazioni, o direttamente sul computer, in ufficio, e sul telefonino, via onde radio grazie a una rete di antenne. Per questo è in grado di coprire le metropoli, ma anche le aree più sperdute, dove è difficile e poco economico arrivare con le tecnologie tradizionali via cavo come l’Adsl .

ALLORA, QUALI SONO I PROBLEMI PER I QUALI NON SI È ANCORA DIFFUSO?
Il maggiore problema per la diffusione del WiMax è legato al fatto che in Italia, come in altri Paesi, le frequenze su cui viaggiano le sue onde radio, che occupano la banda 3,4–3,6 MHZ, sono in uso dal Ministero della Difesa. Per cedere queste frequenze al Ministero delle Comunicazioni, la Difesa ha chiesto una compensazione economica che dovrebbe coprire i costi della riconversione dei radar su altre frequenze.

CHE COSA SI È PENSATO DI FARE?
I due ministeri hanno aperto un confronto e, finalmente, si è raggiunta un’intesa: le frequenze passeranno a breve al Ministero delle Comunicazioni che, entro l’anno, le metterà all’asta tra gli operatori interessati. Intanto, per guadagnare tempo, l’Agcom, l’Autorità garante nelle comunicazioni, ha già effettuato le consultazioni pubbliche per stabilire i criteri e il regolamento della gara.

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